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Italia alla conquista dell’America latina

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Fonte: http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=1649

L’America latina rappresenta un mercato sempre più importante e in crescita per l’industria italiana dell’aerospazio, sicurezza e difesa, in particolare in Brasile, Panama e Perù. Nel 2009, i bilanci della difesa della regione sono aumentati del 7,6% rispetto all’anno precedente, toccando quota 51,8 miliardi di dollari. In particolare, il bilancio della difesa del Brasile è l’undicesimo al mondo per entità, con 26,1 miliardi di dollari spesi nel 2009. L’attuale posizione del Brasile è il risultato di un trend costante nell’ultimo decennio: tra 2000 e 2009 il bilancio della difesa brasiliano è cresciuto del 38,7%. Si tratta di una tendenza che ha riguardato tutta l’America latina, che nello stesso arco di tempo ha visto aumentare le spese militari del 48%.

Il mercato latinoamericano vede una forte presenza dell’industria italiana dell’aerospazio, sicurezza e difesa, che tra il 2005 e il 2009 ha esportato in America latina circa il 31% dell’intero import continentale nel comparto. Ma è soprattutto nell’ultimo biennio che sono stati acquisiti e si stanno acquisendo consistenti ordini, che si svilupperanno nell’arco dei prossimi anni, in particolare in Brasile, Panama e Perù.

Gigante brasiliano
L’interscambio dell’Italia con il Brasile nel 2009 è stato di cinque miliardi di euro, e solo nei primi quattro mesi del 2010 è aumentato del 40%.

Per quanto riguarda l’industria dell’aerospazio, sicurezza e difesa, si registrano in particolare forniture importanti a Esercito e Marina. Iveco Defence Vehicles ha firmato a fine 2009 un contratto da 2,5 miliardi di euro per la fornitura di 2.044 veicoli blindati all’Esercito brasiliano, che verranno sviluppati da Iveco Latin America in collaborazione con l’acquirente e realizzati in loco. Per quanto riguarda la Marina, il governo brasiliano sta perseguendo un ammodernamento importante della flotta per aumentare le capacità di sorveglianza e intervento fino a 200 miglia nautiche dalla costa.

In quest’ottica, un importante accordo è stato firmato nel quadro della collaborazione intergovernativa che ha visto anche la definizione di altri rilevanti impegni nel campo delle infrastrutture, telecomunicazioni, energia, trasporti e difesa, per un valore complessivo di dieci miliardi di euro. L’accordo in via di negoziazione nel settore della difesa navale include la fornitura di cinque fregate Fremm e dieci pattugliatori, per un valore di circa cinque miliardi di euro.

Contratti collegati sono previsti anche per i radar forniti da Selex Sistemi Integrati e l’armamento prodotto da Oto Melara. Nel settore dell’elicotteristica, il Brasile ha recentemente firmato un accordo con AgustaWestland per l’utilizzo da parte di Petrobars di dieci elicotteri AW139 per i collegamenti con le piattaforme off-shore, che si aggiungono ai 130 elicotteri di diverso tipo acquistati da clienti brasiliani negli ultimi anni.

Il settore dell’aeronautica ha visto nel recente passato importanti partnership italo-brasiliane, come quella per la realizzazione degli aerei AMX. Alenia Aeronautica è tuttora incaricata dell’estensione dei sistemi di bordo di parte della flotta degli AMX, mentre altri contratti di fornitura e ammodernamento sono stati vinti da Galileo Avionica, Selex Comunications e Avio. Attualmente Alenia Aermacchi sta discutendo un possibile accordo per la fornitura di velivoli da addestramento M-346 all’Aeronautica militare brasiliana per un valore di un miliardo di dollari.

Sono inoltre presenti e attive in Brasile Selex Galileo, che fornisce radar sia alla Marina che all’Aeronautica, e Selex Communications, fornitore dell’Esercito brasiliano per i sistemi per le comunicazioni tattiche di area. Da diversi anni Telespazio e Thales Alenia Space sono attive nel settore delle comunicazioni e del monitoraggio satellitare. Per quanto riguarda il settore elettronico, Elettronica è attiva direttamente o in partnership con Embraer per forniture a tutte e tre le Forze Armate Brasiliane. Il recente consolidamento della presenza dell’industria italiana in Brasile è notevole anche considerando che in passato il mercato brasiliano è stato sostanzialmente dominato dalle industrie americane, e in tempi recenti ha visto una forte penetrazione francese. In prospettiva, la crescita costante del Pil brasiliano e l’ambizione del governo brasiliano di diventare il paese leader in America Latina, aprono prospettive interessanti per le industrie italiane.

Al di fuori dell’ambito aerospazio, sicurezza e difesa, va notato che AnsaldoBreda ha recentemente siglato un contratto da 86 miliardi di euro per la fornitura di treni elettrici per il trasporto metropolitano. Finmeccanica è inoltre in corsa con Ansaldo Sts per una commessa sui treni ad alta velocità in Brasile per un valore di 20 miliardi di euro ed è interessata ai sistemi per la sicurezza in vista dei prossimi appuntamenti sportivi in Brasile: mondiali di calcio nel 2014 e olimpiadi nel 2016.

Panama e Perù
Per quanto riguarda Panama, l’importanza di questo mercato è legata alla firma, lo scorso agosto, di un accordo quadro intergovernativo relativo alla cooperazione nel settore sicurezza e difesa che ha aperto la strada ad un successivo contratto-ombrello siglato da Finmeccanica per un valore di 180 milioni di euro. Questo contratto prevede la messa in campo di un sistema di sorveglianza e sicurezza nazionale nell’ambito della lotta al narcotraffico e al crimine organizzato: invece che la tradizionale fornitura di singole piattaforme ed equipaggiamenti, il sistema fornisce un servizio completo di monitoraggio dei confini, delle coste e del territorio nazionale. In altre parole, un sistema integrato comprendente una serie di elementi che spaziano dagli elicotteri AgustaWestland AW-139 a sistemi di sorveglianza costiera Selex Sistemi Integrati, ai servizi di mappatura satellitare offerti da Telespazio. È la prima volta che si stipula un contratto per la fornitura di servizio di tale completezza e complessità, che combina diversi servizi e piattaforme, e potrebbe rappresentare un modello per futuri contratti del genere. La partnership tra Panama e Italia riguarda altri importanti settori quali le infrastrutture, con la partecipazione alla realizzazione del raddoppio del Canale di Panama affidata a Impregilo, e l’energia con la presenza attiva di Enel.

Infine, l’Italia è il secondo esportatore europeo in Perù, per un valore nel 2007 di circa 370 milioni di dollari. All’interno dell’export italiano le industrie della difesa giocano un ruolo importante. Nel 2006 Fincantieri ha completato la consegna di quattro fregate di classe “Lupo”, mentre Alenia fornisce alla Marina peruviana sistemi missilistici e radar di avvistamento, ed Oto Melara supporto tecnico/logistico per vari sistemi. Nel settore aeronautico Aermacchi cura il supporto tecnico e logistico per il velivolo MB339, e Selex Sistemi Integrati fornisce diversi tipi di radar e di sistemi di missione.

Nel campo elicotteri stico, AgustaWestland è responsabile per la manutenzione e i ricambi degli elicotteri ASH3-D e AB212 ASW. La situazione attuale potrebbe migliorare ulteriormente, con proposte già avanzate da parte di Aermacchi, Agusta Westland, Alenia, Seleex SI, Selex Communications, Elettronica, Fincantieri, Finmeccanica, Mbda e Oto Melara.

“Fare sistema”
I buoni risultati dell’export italiano nel settore della difesa in America latina sono anche il frutto di una strategia di lungo periodo da tempo perseguita dai grandi gruppi italiani del settore (Finmeccanica, Fincantieri e Iveco), che mirano a consolidare la presenza nei paesi emergenti che investono fortemente nel budget della difesa e non solo, quali, ad esempio, il Brasile, ma anche Libia, Turchia, India e Indonesia. D’altra parte, questi contratti sono diventati più che necessari per compensare la riduzione dei bilanci della difesa in atto in Italia e in Europa.

Questa nuova strategia è stata fortemente supportata da parte del governo e della Difesa in particolare. L’obiettivo perseguito a livello internazionale è stato quello di far uscire le esportazioni militari dal campo puramente commerciale ed inquadrarle in accordi di collaborazione intergovernativa che consentano all’Italia il consolidamento dei rapporti con i nostri partner in termini sia temporali sia di estensione a molteplici settori. In questo modo, oltre tutto, la collaborazione militare può favorire anche un più stretto dialogo sulle scelte nel campo della politica di sicurezza e difesa, offrendo in cambio la possibilità di avere come partner il sistema-paese dell’Italia e non semplicemente la nostra industria come fornitore.

Il governo brasiliano, ad esempio, ha firmato con l’Italia un primo accordo nel campo della difesa nel 2008 (attualmente ancora in attesa di ratifica da parte del Parlamento) e altri successivamente, compreso un accordo quadro di partenariato, in coincidenza con le visite di delegazioni del governo italiano nel 2010. A Panama la missione del governo italiano nel giugno 2010 ha portato alla firma di un accordo quadro per la cooperazione nel settore sicurezza e difesa. Con il Perù i rapporti istituzionali sono passati soprattutto attraverso il ministero della Difesa.

In un mercato internazionale dominato dalla competizione economica a tutto campo tra i paesi esportatori, e caratterizzato da un accresciuto ruolo della diplomazia commerciale, per l’Italia “fare sistema” non è, quindi, solo un buon proposito ma una necessità irrinunciabile.

* Alessandro Marrone è ricercatore presso l’Area Sicurezza e Difesa dello Iai.
* Michele Nones è Direttore dell’Area Sicurezza e Difesa dello Iai
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